I tassi di interesse: la chiave per un prestito vantaggioso

I tassi di interesse giocano un ruolo chiave all’interno dei finanziamenti. Se venissero valutati positivamente, allora ne gioverebbe un vantaggio, viceversa, si potrebbe compromettere perfino il benefit che si intende riscuotere da questa soluzione finanziaria.

In poche parole, occorre conoscere in modo approfondito i tassi d’interesse, individuando le voci da cui sono composti e analizzando la percentuale più “opportuna” e soprattutto conveniente. È capitato spesso di clienti, che hanno dovuto imbattersi in cause legali nei confronti di banche che hanno erogato finanziamenti usurai.

Al fine di non ritrovarsi nella loro stessa situazione, vediamo una panoramica più chiara dei tassi di interesse.

Conosciamo i tassi d’interesse: cosa sono e come funzionano?

I tassi d’interesse sono delle imposte, che vengono addebitate al richiedente del finanziamento, affinché possa rimborsare la banca o l’ente finanziario di riferimento, non solo la somma che gli è stata erogata, ma anche una parte di capitale sotto forma di “compenso”.

Gli interessi però, non prevedono soltanto il corrispettivo economico da destinare all’istituto bancario, bensì, anche altre voci che per Legge, devono essere pagate dal cliente.

Indipendentemente dalla natura della richiesta, che sia per la cessione del quinto o per prestiti senza busta paga, l’elemento chiave è la valutazione dell’effettiva convenienza. Tra i fattori più significativi, i tassi di interesse TAN e TAEG rivestono un ruolo di primo piano.

Il TAN, acronimo di Tasso Annuo Nominale, rappresenta l’interesse applicato dalle società finanziarie e dalle banche, quando il cliente riceve l’importo lordo del finanziamento ottenuto. Quanto al TAEG (Tasso Annuo Effettivo Globale), è il parametro di maggior rilevanza, poiché determina il costo complessivo per ottenere il finanziamento, includendo tutte le spese aggiuntive associate al prestito.

Si consiglia pertanto di evitare società finanziarie o banche che promettono prestiti personali con un TAN inferiore alla media (potenziale strategia per attrarre più clienti possibili), in quanto il parametro più influente e rilevante è il TAEG.

È fondamentale che ogni proposta di finanziamento sia accompagnata da una documentazione informativa completa e trasparente. Anche se il TAEG include tutte le spese necessarie per concludere un prestito, in casi eccezionali potrebbe verificarsi una differenziazione tra una proposta e un’altra, motivo per cui la trasparenza è essenziale.

I costi nascosti dietro ai “tassi d’interesse”

I tassi di interesse, sebbene siano indispensabili durante una richiesta di finanziamento, non rappresentano l’unico elemento da considerare durante un contratto di finanziamento.

Esistono ulteriori costi obbligatori che meritano attenzione nel corso di tale processo. Ecco alcuni esempi:

  1. Spese d’istruttoria: Questi costi, che possono essere fissi o basati su una percentuale prestabilita dalla banca, coprono le spese amministrative affrontate dall’ente di credito per avviare le pratiche burocratiche.
  2. Spese d’incasso rata e gestione: Queste spese, a volte nulle, possono dipendere dalla tipologia di finanziamento in corso.
  3. Spese assicurative: Nel caso in cui l’ente di credito richieda la sottoscrizione obbligatoria di una polizza (contro infortuni, perdita del lavoro o assicurazione sulla vita), vi sono spese inevitabili da sostenere.
  4. Prestito a tasso zero: È importante notare che, nonostante alcuni annunci pubblicitari possano suggerire un tasso del tutto nullo, alcune spese sono incluse nel TAEG, dando l’impressione che il TAN non abbia alcuna percentuale.

Riguardo ai “tassi di interesse”, la Banca d’Italia pubblica trimestralmente una tabella che stabilisce la soglia massima da non superare. Oltrepassare tale limite costituirebbe un’azione illegale – come già accennata – accusando l’ente di aver previsto il cosiddetto “tasso usurario“.

Un’attenzione particolare andrebbe rivolta ai prestiti senza busta paga, la cui valutazione dev’essere più in quanto sono i più richiesti e possono facilmente portare a truffe, facendo credere che sia possibile ottenere credito senza alcuna garanzia.

In realtà, nessuna banca o società finanziaria è disposta ad erogare denaro senza alcuna garanzia, tutto al più, quello che potrebbero richiedere sono delle garanzie alternative, come ad esempio la figura di un garante (con fideiussione) o altre garanzie reali e/o personali.

Nelle condizioni contrattuali, è importante prestare attenzione al possibile parametro del “tasso di interesse misto“, che può variare da variabile a fisso o viceversa, in base agli accordi stipulati precedentemente.

Ogni situazione del futuro debitore è soggettiva e va valutata singolarmente in base alle proprie esigenze e alla disponibilità a pagare in termini di interessi per ottenere la somma desiderata.

Infine, è importante notare che in alcuni contratti il TAEG viene identificato con l’acronimo ISC, che sta per indice sintetico di costo, escludendo gli oneri notarili per l’ipoteca (ad esempio, per mutui casa) e altre spese accessorie.

Abbiamo compreso quindi, che l’elemento più importante nella valutazione di un prestito è il tasso di interesse. Ne esistono diversi tipi e risulta fondamentale carpirne le differenze. Su PrestitiMag puoi trovare molte risorse e approfondimenti utili.

Secondo recenti rapporti sviluppati dall’Associazione Bancaria Italiana, i finanziamenti, sia per privati che per imprese, sono in costante aumento. Questo indica un’attenzione crescente da parte degli enti di credito nella concessione del credito. Si prevede che la domanda di prestiti personali e finalizzati continuerà a crescere nei prossimi anni.

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